Si è suicidato il che


 La gatta siede davanti a me, sulla panchina di fronte, e mi guarda. Tutti i pomeriggi me la ritrovo qua, a controllarmi. I primi giorni mi guardava con sospetto, pronta a darsela a gambe non appena avessi fatto la mossa di avvicinarla. Ma da quando si è convinta che di lei non mi importava nulla, ha smesso di interessarsi a me e non è più venuta meno al suo contegno per causa mia. e così abbiamo sviluppato una relazione di buon vicinato. Lei non cerca mai di conquistare la mia panchina e io, le poche volte che arrivo prima di lei, rispetto la sua e gliela lascio libera. E' una gatta dei tetti, ma non ha il tradizionale mantello arancione dei gatti dei tetti di razza. Il suo pelo è grigionero spinato, come i completi che indossiamo ai balli della polizia o ai funerali. Ai matrimoni ci vestiamo di nero.

Adriana siede al mio fianco e lavora a maglia. Da quella sera fatale in cui ho avuto la brillante idea di offrire il mio petto per salvare Elena Kousta dalla pallottola del figliastro, Makis, la mia vita è cambiata radicalmente. ....

da "Si è suicidato il che" di Petros Markaris

Nessun commento:

Posta un commento