Visualizzazione post con etichetta Gialli. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Gialli. Mostra tutti i post

La presidente

 Alicia Giménez-bartlett

- Una balena arenata, né più né meno, immensa e distesa sulla sabbia, morta. Supina, mostruosa per le sue dimensioni, ma anche affascinante nella sua gigantesca dignità. E' curioso, tutti ci sentiamo un po' colpevoli al suo cospetto, come se avessimo contribuito a ucciderla distruggendo il paese. Un mattino compare sulla spiaggia come dal nulla e tutti corrono a vederla, scattano fotografie, si domandano come possa essere arrivata fin lì e perché.
L'uomo parve scacciare un pensiero e continuò:
- Ecco, questa è stata la sensazioneche ho avuto quando sono entrato nella stanza. ....

da "La presidente" di Alicia Giménez-Bartlett

Si è suicidato il che


 La gatta siede davanti a me, sulla panchina di fronte, e mi guarda. Tutti i pomeriggi me la ritrovo qua, a controllarmi. I primi giorni mi guardava con sospetto, pronta a darsela a gambe non appena avessi fatto la mossa di avvicinarla. Ma da quando si è convinta che di lei non mi importava nulla, ha smesso di interessarsi a me e non è più venuta meno al suo contegno per causa mia. e così abbiamo sviluppato una relazione di buon vicinato. Lei non cerca mai di conquistare la mia panchina e io, le poche volte che arrivo prima di lei, rispetto la sua e gliela lascio libera. E' una gatta dei tetti, ma non ha il tradizionale mantello arancione dei gatti dei tetti di razza. Il suo pelo è grigionero spinato, come i completi che indossiamo ai balli della polizia o ai funerali. Ai matrimoni ci vestiamo di nero.

Adriana siede al mio fianco e lavora a maglia. Da quella sera fatale in cui ho avuto la brillante idea di offrire il mio petto per salvare Elena Kousta dalla pallottola del figliastro, Makis, la mia vita è cambiata radicalmente. ....

da "Si è suicidato il che" di Petros Markaris

Tango e gli altri

 


1960, settembre, in paese
FINE DI UNA STORIA E INIZIO DI UN'ALTRA

   Raffaella ha gli occhi lucidi e lui non riesce a dirle quello che vorrebbe, prima di salire sul treno. L'abbraccia e lei gli si stringe contro. Poi si solleva sulla punta dei piedi e gli mormora all'orecchio:
   "Per favore, torna."
   Affacciato al finestrino, la vede come se fosse lei a allontanarsi, la destra ancora sollevata nel saluto. Gliela nasconde la leggera curva che i binari fanno per seguire il fiume. Solo adesso Benedetto Santovito siede, accende un mezzo sigaro e vorrebbe finire la lettura del verbale, ma i pensieri se ne vanno altrove. Così li lascia liberi e, il capo appoggiato ....

da "Tango e gli altri" di F. Guccini e L. Macchiavelli

Qualcuno mi spieghi dov'è finita la ragazza del pub

 


Mi chiamo Gary. Ho trent'anni e lavoro come assistente legale presso uno studio di avvocati di Londra. Vivo da solo in un appartamento con un'unica camera da letto in un complesso di case popolari degli anni Sessanta, a Peckham. Abito a soli cinque minuti dal lavoro, cosa che in genere mi fa piacere, quantomeno le volte in cui mu va di camminare. Sono un po' più basso della media e ho un grosso naso che risulta quasi comico quando mi metto gli occhiali da sole.
Se vi capitasse ....

da "Qualcuno mi spieghi ecc ecc" di Bob Mortimer

L'amica americana

 


"Sono indistruttibile, indistruttibile!" gridava l'uomo con l'impermeabile grigio troppo lungo saltando giù dal marciapiede in mezzo alle macchine che avanzavano incolonnate nel traffico del mattino. Inchiodate brusche, stridio di freni, finestrini che si abbassavano, imprecazioni, bestemmie. Qualche volta ci scappava un tamponamento leggero con cocci di fanaleria sparsi sull'asfalto e guidatori inferociti che si scaraventavano fuori dall'abitacolo. ....

da "L'amica americana" di Margherita Oggero

L'anno prossimo si sta a casa

 


La città si chiama Chioggia. Piccola rissosa città di ancestrali palafitte. Non è lontana da Venezia e ciò non è un caso. Il Goldoni, per volere di genitori arrivisti, fu magistrato a Chioggia, e sui ricordi di quei tempi e di quelle dispute legali, avrebbe in seguito trovato fortuna scrivendo per i guitti della Commedia Le baruffe chiozzotte perchè allora Chioggia stava a Venezia come Secondigliano sta a Napoli: la passione segue sempre la provincia. Lungo le calli di Chioggia non risuonano le voci disorientate dei giapponesi acquistanti, ma il vocio chiassoso dei residenti, alacri in ogni mansione. ....

da "L'anno prossimo si sta a casa" di Natalino Balasso

Alta Cucina

 

Rex Stout

Passeggiavo su e giù per il marciapiede nella stazione di Pennsylvania, lungo il treno che sarebbe partito di lì a poco. Mi ero asciugato la fronte madida di sudore, poi mi ero acceso una sigaretta, con la sensazione che, dopo aver calmato un po' i nervi, sarei stato pronto a stringere un contratto col miglior offerente per impegnarmi a trasportare la Piramide di Cheope in cima ad un grattacielo con le mie sole mani e in costume da bagno. Ed ero certo che ce l'avrei fatta, dopo la prova che avevo testé affrontata. Ma ero appena alla terza boccata di fumo, quando una serie di colpetti nervosi al vetro di un finestrino richiamò la mia attenzione. Mi protesi a guardare, e vidi dietro il vetro Nero Wolfe, seduto nello scompartimento letto in cui ero riuscito a depositarlo sano e salvo. Mi guardava con occhi pieni di rimprovero e di disperazione e mi gridò, attraverso il vetro:
- Archie! Accidenti a voi, venite qui! Il treno sta per partire e i biglietti li avete voi!
- Ma se mi avete detto ...

da "Alta cucina" di Rex stout

Odore di chiuso

Marco Malvaldi

 L'aspetto della collina di San Carlo dipende principalmente dall'ora della giornata.

Di mattina, il sole si alza alle spalle del colle; e poiché il castello è stato costruito un po' sotto la sommità, i suoi raggi diretti non arrivano a penetrare nelle finestre delle camere dove riposano il settimo barone di Roccapendente, i suoi familiari e i suoi (solitamente molti) ospiti, che così possono tranquillamente dormire fino a tardi.

Nel primo pomeriggio, i raggi solari puntano impietosamente sul castello, sui suoi giardini e sulla tenuta circostante, e costringono chiunque si trovi fuori a sopportare una calura micidiale, resa ancora più spietata dall'umidità delle vicine paludi; ma, a quell'ora, il barone e i suoi familiari solitamente si trovano all'interno del castello, nelle cui stanzone dai soffitti a volta si gode una frescura piacevole e confortante, che aiuta le menti a concentrarsi nel gioco delle carte, nella lettura e nel ricamo di difficili intarsi. Fuori sotto il sole che picchia, rimangono solo i braccianti, il fattore e gli addetti alle stalle e al giardino, che d'altronde al caldo ci sono abituati.

...

da "Odore di chiuso" di Marco Malvaldi

Liberty Bar

 

Georges Simenon

Provenza

Cominciò con una sensazione di vacanza. Quando Maigret scese dal treno metà della stazione di Antibes era inondata da un sole tanto luminoso che le persone vi si agitavano come ombre. Ombre che portavano cappelli di paglia, pantaloni bianchi, racchette da tennis. L'aria ronzava di mille rumori. C'erano palme e cactus a fiancheggiare i binari. Un lembo di mare azzurro si scorgeva al di là del deposito di lampade. E subito qualcuno si precipitò. 

da "Liberty bar" di Georges Simenon

C'è un cadavere in biblioteca

 

Agatha Christie

La signora Bantry stava sognando. I suoi piselli odorosi avevano appena vinto il primo premio all'esposizione dei fiori. Il curato, vestito dei sacri paramenti, distribuiva i premi in chiesa. Sua moglie andava in giro in costume da bagno: ma quel fatto, che se fosse accaduto nella realtà non avrebbe mancato di scandalizzare i fedeli parrocchiani, pareva, come succede spesso nei sogni, non desse minimamente nell'occhio ai presenti.
La signora Bantry si godeva placidamente il suo sogno. Succedeva quasi tutte le mattine e tutti quei sogni terminavano con l'arrivo del primo tè della giornata. In qualche angolo del suo subconscio si registravano quei mille piccoli rumori che riempiono una casa di buon mattino.

da "C'è un cadavere in biblioteca" di Agatha Christie