Via Paisiello
Gli anni più belli della mia infanzia li ho passati nella casa di via Paisiello. Alla fine del 1912 la strada attraversava le vecchie vigne Sebastiani, che si andavano trasformando nel quartiere col nome del proprietario che ne aveva iniziato la costruzione. La strada partiva da Villa Borghese, dalla parte del Museo e del Parco dei Daini e andava dritta tra i campi fino al viale Parioli. Gli edifici finiti e abitati erano pochi, e grandi prati sassosi li separavano dai casamenti degli "impiegati", che si levavano massicci accanto alla via Salaria.
La nostra casa, al numero 15, era la più modesta tra le ville e le palazzine che già si accingevano a dare un tono pretenzioso a quello che sarebbe diventato un elegante quartiere residenziale. Alle spalle, Villa Borghese ci offriva uno sconfinato campo di giochi che giungeva fino a Valle Giulia, ingombra ancora degli edifici e dei padiglioni dell'Esposizione Universale del 1911. Lo spazio si apriva libero alle nostre scorribande, che non conoscevano orari.
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da "Una scelta di Vita" di Giorgio Amendola
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