GEORGES BRAQUE

George Braque
Conversazioni sull'arte

L'Emozione e la regola - Conversazione con Tériade (1928)

Una casa nuova. In quel nuovo quartiere degli artisti di fronte all'appartato e tranquillo parco Montsouris. Una sottile pioggia stagionale rende più profondo il colore della terra e più vivo quello delle foglie.
Un piccolo atelier dalle pareti brune e nere serve da ambiente, da stanza di controllo per i quadri. Poi il vasto atelier di lavoro. Una serie di grandi tele si allineano su alcuni cavalletti, in corso d'esecuzione. Segneranno sicuramente una nuova tappa nell'opera di Georges Braque. Dallo sfondo generalmente bianco, sembrano di primo acchito contrastare con quanto abbiamo conosciuto di suo in questi ultimi anni. Il loro punto di partenza si trova nell'incontro con qualche antico progetto.
"Quando si è giovani, dice Braque, le idee si scontrano dentro di noi nella fretta di essere espresse. Più tardi, si  arriva a conoscerle e ad eseguirle."
Georges Braque è una delle figure più intelligenti, più profonde e più sensibili alla poesia della pittura contemporanea. Lui stesso ha scritto:
"In arte il progresso non consiste nell'estensione ma nella conoscenza dei propri limiti. I mezzi limitati contribuiscono spesso al fascino e alla forza dei dipinti degli inizi. L'estensione, al contrario, porta alle arti di decadenza. ...

da "Il muto fervore dello spazio" a cura di Stefano Esengrini

 

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