Segno e gesto nella pittura contemporanea
Cercherò, nei prossimi capitoli, di esaminare alcune delle principali correnti dell'arte contemporanea: quelle ad esempio che si sono rivolte alla rivalutazione della "materia", della nuova figurazione, alla pop art, all'arte concettuale, ecc. Per prima cosa, tuttavia, credo sia opportuno rifarsi a quelle correnti che si son valse d'una nuova concezione segnica e gestuale mai prima verificatasi nell'arte dell'Occidente. Si tratta di un gruppo numeroso di artisti, alcuni dei quali sono sconfinati in seguito verso quello che si suol indicare come l'informale - ossia verso un astrattismo quanto mai amorfo e scarsamente strutturato - mentre altri si sono irrigiditi in formulazioni più statiche e decorative. E' un dato di fatto, comunque, che a partire dall'immediato dopoguerra, in diversi paesi e centri artistici, a Parigi come a Tokio, a New York come a Roma, si è venuto evidenziando un genere di pittura basato soprattutto sulla velocità dell'esecuzione e dall'impiego prevalente di elementi graficamente differenziati piuttosto che sulla stesura di ampie superfici colorate. L'uso in altre parole, di segni, del tutto astratti, del tutto sprovvisti d'un ...
da "Ultime tendenze nell'arte d'oggi" di Gillo Dorfles (1961)
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