Processo a una strega: l'inquinamento
C'era una volta, nel Gers, un piccolo villaggio chiamato Gavarret. Là ho trascorso la mia infanzia. Si dirà che mi ripeto, parlando sempre della mia infanzia e del mio villaggio, ma occorre sempre risalire molto lontano, alla sorgente delle cose. A Gavarret, dunque, gli animali erano più numerosi degli uomini. Non parlo solo degli dei grossi animali da allevamento, ma anche della moltitudine di piccoli animali d'ogni specie, che facevano somigliare il mio villaggio a un'arca di Noè vacillante sotto il peso dei suoi abitanti. Vivevamo tutti insieme, uomini e bestie, in un'intesa cordiale nonostante qualche naturale controversia. Non riuscivo a far la siesta nel cavo di una siepe, durante la bella stagione, tanto era il chiasso degli uccelli che la popolavano. E i coniglietti che scorrazzavano dappertutto fra le mie gambe si rimpinzavano delle buone erbe che mi facevano gola, già prima che avessero finito di crescere. ...
da "Ha ragione la natura" di Maurice Mességué
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