Passeggiavo su e giù per il marciapiede nella stazione di Pennsylvania, lungo il treno che sarebbe partito di lì a poco. Mi ero asciugato la fronte madida di sudore, poi mi ero acceso una sigaretta, con la sensazione che, dopo aver calmato un po' i nervi, sarei stato pronto a stringere un contratto col miglior offerente per impegnarmi a trasportare la Piramide di Cheope in cima ad un grattacielo con le mie sole mani e in costume da bagno. Ed ero certo che ce l'avrei fatta, dopo la prova che avevo testé affrontata. Ma ero appena alla terza boccata di fumo, quando una serie di colpetti nervosi al vetro di un finestrino richiamò la mia attenzione. Mi protesi a guardare, e vidi dietro il vetro Nero Wolfe, seduto nello scompartimento letto in cui ero riuscito a depositarlo sano e salvo. Mi guardava con occhi pieni di rimprovero e di disperazione e mi gridò, attraverso il vetro:
- Archie! Accidenti a voi, venite qui! Il treno sta per partire e i biglietti li avete voi!
- Ma se mi avete detto ...
- Archie! Accidenti a voi, venite qui! Il treno sta per partire e i biglietti li avete voi!
- Ma se mi avete detto ...
da "Alta cucina" di Rex stout
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