L'Avventura Dada

Tristan Tzara

 L'atteggiamento di dada nei confronti dell'arte e della letteratura è pieno dello spirito equivoco che coltivava più o meno intenzionalmente e se il tono irrefutabile, imperativo che adoperava per imporre il suo dubbio prova innanzi tutto il suo dinamismo, proprio in questa contraddizione occorre ricercare la ricchezza del suo carattere.

Dada ha tentato non tanto di distruggere l'arte e la letteratura, quanto l'idea che se ne aveva. Ridurre le loro frontiere rigide, abbassare le altezze immaginarie, rimetterle alle dipendenze dell'uomo, alla sua mercè. Umiliare l'arte e la poesia, significava assegnare loro un posto subordinato al supremo movimento che non si misura se non in termini di vita. L'Arte con l'A maiuscola, non inclinava forse a prendere sulla scala dei valori una posizione privilegiata o tirannica che la portava a rompere tutti i legami con le contingenze umane? E' in questo che dada si proclamava anti-artistico, anti-letterario, e anti-poetico. La sua volontà di distruzione ...

Dall'Introduzione di Tristan Tzara a "L'avventura Dada" di Georges Hugnet

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