La mia Africa

Karen Blixen


     In Africa avevo una fattoria ai piedi degli altipiani del Ngong. A un centocinquanta chilometri più a nord su quegli altipiani passava l'equatore; eravamo a milleottocento metri sul livello del mare. Di giorno si sentiva di essere in alto, vicino al sole, ma i mattini, come la sera erano limpidi e calmi, e di notte faceva freddo.
     La posizione geografica e l'altezza contribuivano a creare un paesaggio unico al mondo. Nulla che che fosse grasso e lussureggiante: era un'Africa distillata lungo tutti i suoi milleottocento metri di altitudine, quasi l'essenza forte e raffinata di un continente. I colori, asciutti e arsi, parevano colori di terracotta. Gli alberi avevano un fogliame delicato e leggero, di una struttura diversa di quelli d'Europa: non si curvava in archi e cupole, ma si tendeva in strati orizzontali, il che dava agli alberi, alti e solitari, l'aspetto un po' delle palme, o un piglio eroico e romantico di navi tutte attrezzate e pronte a partire, ma con le vele non ancora spiegate: e al margine dei boschi un'apparenza strana, come se l'intero bosco vibrasse leggermente. ....

da "La mia Africa" di Karen Blixen

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