L'utilità dell'inutile

Nuccio Ordine

 Introduzione
     L'ossimoro evocato dal titolo L'utilità dell'inutile merita un chiarimento. La paradossale utilità di cui parlo non è la stessa in nome della quale i saperi umanistici e, più in generale, tutti i saperi che non producono profitto vengono considerati inutili. In un'accezione molto più universale, ho voluto mettere al centro delle mie riflessioni l'idea di utilità di quei saperi il cui valore essenziale è completamente libero da qualsiasi finalità utilitaristica. Esistono saperi fine a se stessi che - proprio per la loro natura gratuita e disinteressata, lontana da ogni vincolo pratico e commerciale - possono avere un ruolo fondamentale nella coltivazione dello spirito e nella crescita civile e culturale dell'umanità. All'interno di questo contesto, considero utile tutto ciò che ci aiuta a diventare migliori.
     Ma la logica del profitto mina alle basi quelle istituzioni (scuole, università, centri di ricerca, laboratori, musei, biblioteche, archivi) e quelle discipline (umanistiche e scientifiche) il cui valore dovrebbe coincidere con il sapere in sé, indipendentemente dalla capacità di produrre guadagni immediati o benefici pratici. ....

da "L'utilità dell'inutile" di Nuccio Ordine

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