Pappagalli verdi

Annamaria Danese

Introduzione di Gino Strada

Cosa vorresti fare da grande? Quando ero ragazzino, rispondevo "il musicista" o "lo scrittore".

Ho finito per fare il chirurgo, il chirurgo di guerra per la precisione. E ho chiuso da tempo con la nostalgia e il rimpianto di non saper suonare uno strumento né scrivere un romanzo.

Così, quando mi è stato proposto questo libro, ho detto semplicemente: "Mi piacerebbe tanto, ma non ne sono capace".

Se alla fine ho deciso di provarci, comunque, lo devo solo all'ostinazione, e, alla pazienza, dell'amico Carlo Feltrinelli, che molto più di me ha creduto degne di essere lette le pagine che seguono.

Non essendo scrittore, ho cercato di percorrere l'unica via possibile, quella della memoria, e lasciare che fatti   e persone, pensieri e sensazioni, si trasformassero in parole scritte.

Le piccole  storie di questo libro non hanno ordine cronologico, né geografico, né tematico. Sono solo dei Flash trascritti come  ricordi ritrovati.

Non mi illudo certo di avere partorito un libro di valore.

Spero solo che si rafforzi la convinzione, in coloro che decideranno di leggere queste pagine, che le guerre, tutte le guerre sono un orrore. E che non ci si può voltare dall'altra parte, per non vedere le facce di quanti soffrono in silenzio.

da  "Pappagalli verdi" di Gino Strada

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